Tra le righe dell’intervista a Repubblica.
Renzi c’è, nella disgregazione sociale politica interna e internazionale oggi Renzi è andato a rilasciare un’intervista a Repubblica, a Ezio Mauro, per dire agli Italiani - anche a quelli che lo detestano - che lui c’è.
Le preghiere del popolo del “Sì” sembrano essere state esaudite: lui è pronto con casco e stetoscopio per accorrere e soccorrere, per tirarci fuori dalle macerie provocate dalla vittoria del “no”. Diversamente dalle prospettive aperte dall’intervista di Sivio Berlusconi oggi al Corriere della Sera apparentemente fondate proprio sulle quelle macerie, alla ricerca di un beneficio.
Gli italiani dovrebbero ammetterlo. Questo è un leader. Lo sforzo di salvare il Paese dovrebbe essere comune a tutti.
Da noi italiani Renzi trae energia, coraggio e determinazione da spendere.
Il coraggio con cui ha rivendicato il suo progetto e la sconfitta. Nell’intervista Renzi conferma di non aver paura del voto e che a elezioni si andrà nel momento migliore per l’Italia.
Le Energie con cui si avvia a girare l’Italia per ricostruire di sana pianta il PD.
La Determinazione con cui tiene fede al suo progetto per un’Italia e un PD maggioritari (con il Ballottaggio e o il Mattarellum) dove chi governa si prenda le proprie responsabilità e i cittadini al momento del voto sappiano a chi dare la colpa e i meriti di come stanno le cose.
In calce all’intervista Renzi rivela infine quello che non ti aspetti. Comprensivo con i suoi nemici - quelli del movimento 5stelle - li chiama “ragazzi” e dice che “andrebbero liberati dalle manette incostituzionali che multano l’infedeltà al partito” alludendo ai contratti con cui Grillo ha fissato le penali ai rappresentanti che abbandonano la linea del M5S.
Monica Montanari
Fonti:
Ezio Mauro «Renzi:"Sinistra, governo e banche: così riparto dai miei errori. Il M5S è solo un algoritmo”» La Repubblica, 15 gennaio 2017Ti è piaciuto l'articolo?
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