Tra il 2016 e il 2017 sono stati assolti a decine, amministratori, ministri, sindaci, manager, tutti gettati alla gogna.
Tutti indicati al pubblico ludibrio, utilizzati per la politica becera di chi non ha soluzioni per il Paese: l'inchiesta Tempa Rossa ha fatto dimettere la ministra Federica Guidi.
Tutto finito in nulla come Why Not, avviata da De Magistris ai tempi in cui faceva ancora il magistrato. Assolti pure Ottaviano Del Turco dall’accusa ad associazione a delinquere, Clemente Mastella - la cui incriminazione costò la caduta del secondo Governo Prodi; il Ministro Lupi - che si dovette dimettere da Ministro, Ilaria Capua - accusata di trafficare illecitamente virus e andatasene poi schifata dall’Italia - che ora dirige un centro ricerche in USA; Ignazio Marino - dovutosi dimettere da Sindaco di Roma, Vasco Errani - presidente Emilia Romagna, Vincenzo De Luca - definito impresentabile dall’antimafia di Rosy Bindi,…
Poi ci sono il Generale Mario Mori, Ercole Incalza, e tanti altri.
Tutti messi sull’asse dello stracchino da un giornalismo che sembra tingersi di impegno civile e che sempre più invece è in odore di disinformazione manovriera e manovrata.
È la macchina del fango e ha i suoi uomini alla manovella.
Monica Montanari
Per saperne di più
Mattia Feltri, «Da Why not a Guidi e Marino: il 2016 delle accuse cadute», La Stampa, 15 gennaio 2017
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2 commenti:
Bisognerebbe che la buona stampa facesse una campagna contro la disinformazione della cattiva stampa e cominciasse a mettere in evidenza le compiacenze e le omissioni di certo giornalismo fumettistico-vaffanculista
Battaglia persa, te lo ricordi il caso Boffo?
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