Dopo aver annacquato i criteri efficientistici della Buona scuola, i prof continuano a far resistenza al cambiamento. Minimamente consapevoli che il cambiamento può essere governato non negato.
Abbiamo bisogno di insegnanti diversamente preparati, disposti a farsi carico della necessità di rimettere mano all’intero sistema.
Il costo dei ritardi della scuola italiana è tutto qui, nei rapporti di autovalutazione delle scuole RAV pubblicati dal Ministero della Pubblica Istruzione e relativi all’anno scolastico 2014/2015 che consentono il confronto con il precedente 2013/2014: in crescita il 12% di abbandoni nelle scuole superiori. 50 mila studenti che dalle scuole medie e superiori lasciano i banchi e interrompono il proprio percorso formativo. Se il fenomeno nelle scuole medie inferiori identifica aree disagiate, l’abbandono e la dispersione scolastica delle medie superiori riguarda l’intero territorio nazionale.
Basteranno i nuovi fondi, 200 milioni, stanziati dal Ministro Fedeli per rafforzare competenze di base e formazione degli adulti se il problema sono gli insegnanti?
Fonti e Documenti
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